Che rapporto esiste oggi tra donne e libri?
Le donne, come sappiamo, hanno avuto uno svantaggio secolare nell’affermarsi nei campi di maggior prestigio, come la politica ad esempio, le istituzioni o l’arte. Anche per la letteratura le nostre sorelle hanno “rispettato”gli stessi tempi. Nella storia si annoverano esimie letterate, grandi conoscitrici delle scienze ed immaginifiche poetesse. Alcune hanno pagato con la vita il loro amore per la cultura ed il sapere, altre hanno avuto più fortuna pubblicando e ricevendo riconoscimenti ma restano pur sempre un’accezione. Soltanto nel diciannovesimo secolo sono aumentate le opportunità di pubblicazione e quindi di visibilità per la fantasia e la cultura delle donne. Oggi vi è parità direbbe qualcuno, ma siamo sicuri che non si riscontra ancora un pregiudizio sui libri e sui componimenti riportanti nomi femminili?Un recente studio condotto sull’andamento del mercato editoriale inglese ha confermato che il 60% degli autori maggiormente conosciuti in terra anglosassone è donna. Ma si è appurato che mentre le donne sono portate a leggere sia autori maschili che femminili, quattro uomini su cinque dichiarano che gli ultimi libri letti sono scritti da uomini e non ricordano la lettura di opere scritte da donne. Ci verrebbe da pensare che alcuni cliché siano ancora duri da scalfire. I premi letterati assegnati nel corso degli anni ne sono una dimostrazione. La maggioranza dei Pulitzer assegnati nell’ultimo ventennio, infatti, è andata ad uomini. Stessa percentuale o poco più per i Nobel in letteratura. Percentuale che sale se contiamo i premi Strega o i Campiello. Purtroppo, al momento, quella che banalmente è definita la “guerra dei sessi” sul campo di battaglia della letteratura, restando in metafora, è vinta dai maschi.
Perché gli uomini vendono ancora più libri delle donne?
Tale scarto non è assolutamente riconducibile ad un’incapacità delle donne nella scrittura, bensì ad una serie di fattori endemici all’immaginario collettivo riferito al femminile e ad una supremazia degli uomini nelle stanze del potere. Fra tutti primeggiano, ad esempio le scelte di marketing. I responsabili delle vendite delle case editrici, tendono sempre a rilegare, infatti, i componimenti delle donne in scaffali dedicati a questioni di cuore, ad argomenti apparentemente d’interesse femminile o maternità ed affini. Come se le donne non potessero spaziare in più generi e cimentarsi con la loro intelligenza, capacità d’analisi e cultura, in tutti gli altri campi del sapere. Altro perenne problema sociale è la scarsa presenza femminile nelle stanze del potere editoriale. Sì certo, molte donne vantano posizioni di prestigio nel giornalismo, in case editrici o nel panorama editoriale più in generale, ma quante di queste sono ai vertici? Sono ancora tanti gli uomini, soprattutto di una certa età, che continuano a prendere decisioni e a stabilire andamenti. In tema di pubblicazioni, dunque, la parità uomo – donna è ancora lungi dall’essere raggiunta.
I libri scelti dalle donne.
Spostando, invece, l’attenzione su chi legge, proviamo a vedere quali sono gli argomenti privilegiati dalle donne. Secondo uno studio condotto in Italia, prendendo in esame riviste il cui lettorato femminile copre il 40% emerge che i temi di maggior interesse spaziano dall’arredamento e design, cucina, famiglia e bambini e fitness e bellezza ma nella lista s’inseriscono anche turismo, viaggi e l’immancabile tv e spettacolo. Per quanto riguarda i romanzi potremmo dire, ma è solo una generica classifica, che i generi più amati dal gentil sesso sono la narrativa, i thriller, l’horror, i classici e la saggistica. Tali scelte potrebbero essere determinate da una grande capacità immaginativa della donna. Un’immensa fantasia attestata fin dall’ antichità dagli antropologi moderni; l’uomo provvedeva al nutrimento del corpo, mentre la donna a quello dello spirito. In definitiva, il gusto potrebbe essere orientato verso la narrativa. Ma attenti a non cadere nel solito limite culturale uomo – donna. Le variabili, data la molteplici di fattori, caratteriali ed ambientali in primis, sono troppi per formulare teorie parascientifiche.
L’universo femminile è immenso ed i libri che vi apparterranno saranno sempre innumerevoli e variegati.