Violenza contro le donne che diventa femminicidio nel nostro paese
La violenza contro le donne sappiamo che persiste o forse aumenta sempre più, forse conseguenzialmente al cambiamento di status della donna, non può come individuo dipendente dall’uomo bensì persona autonoma ed emancipata, in grado di provvedere a sé stessa ed oggi meno incline ad influenze psicologiche. Non vogliamo ricorrere alla teoria secondo la quale l’uomo agisce con violenza perché si sente intimorito da questo nuovo potere della donna. Fatto sta che la violenza sulle donne aumenta ed in Italia assume sempre più i connotati di una vere e propria emergenza sociale. Secondo l’Onu, in Italia cresce la violenza domestica sia per donne che per ragazze; emergenza purtroppo confermata anche nelle famiglie di etnia Rom e Sinti. L’alto numero di omicidi attesta il gravissimo dato tanto da portare la Commissione esaminatrice dell’Onu a parlare di allarme femminicidio nel nostro paese.
Violenza che diventa familiare per tantissime donne in Italia
Nel dossier degli analisti si cerca di individuare le mancanze dello Stato Italiano ed il perché non vengono ancora adottate delle misure efficaci all’arresto del fenomeno. La legge sullo Stalking ha avuto un positivo feed –back a riguardo ma non basta. Le Nazioni Unite esortano il nostro paese all’adozione di misure mirate alla protezione di donne che vivono in contesti nei quali la prevaricazione maschile, sia fisica che psicologica, è maggiormente frequente. Noi ricordiamo che non sono solo le donne extracomunitarie a correre il pericolo. In molte zone d’Italia, infatti, la subordinazione della donna all’uomo è vista ancora come naturale assetto dell’equilibrio familiare. In questi contesti sono le stesse donne, incapaci di comprendere l’ingiustizia, a giustificare e a non denunciare atteggiamenti violenti nei loro confronti. La situazione di arretratezza culturale nei confronti della donna è causata, nel nostro paese, dalla mancanza di politiche paritarie. Quelle che permettono alla donna, in buona sostanza, di avere una tutela lavorativa e sociale pari a quella dell’uomo. La disparità di salario e di trattamento in ambito lavorativo ne è un esempio ed è la causa principale per cui le donne sono ancora costrette a restare legate agli uomini del proprio gruppo familiare. Inoltre, data l’endemica emergenza, si necessita, di strutture atte ad ospitare e supportare le donne durante la fase di allontanamento dal contesto in cui queste molestie si consumano.
1522 – numero verde anti- violenza del Ministero delle Pari Opportunità
Sempre lo stesso dossier sulla violenza contro le donne nel nostro paese, redatto dalla Commissione Onu, chiede che lo Stato si accerti che le pene inflitte ai molestatori siano scontate per intero al fine di evitare la recidività del reato e prevenire nuove forme di violenza. Inoltre, sia l’Italia che l’Europa, come sollecita la Commissione, dovranno impegnarsi a ratificare un documento nel quale vengono inseriti provvedimenti efficaci alla prevenzione della violenza domestica e contro tutte le molestie nei confronti delle donne in generale.
Attualmente il Ministero della Pari Opportunità mette a disposizione un numero verde, il 1522, come servizio di assistenza ed intervento per tutti i casi di violenza sulle donne, compresa quella domestica. Il servizio anti-violenza è attivo 24 ore su 24.