Pannolini lavabili o Usa e Getta
Bambini

Pannolini lavabili e pannolini “usa e getta”, qual è la scelta migliore?

Pannolini lavabili o Usa e GettaLa diatriba tra pannolini lavabili e pannolini “usa e getta” è aperta da tempo immemorabile, tra aspetti legati all’ambiente, alla salute del bambino ed al risparmio economico, che vede i primi spesso snobbati, in quanto considerati poco pratici nella vita quotidiana.
C’è da dire però che l’uso dei pannolini lavabili evita che il bambino venga a contatto con sostanze chimiche e che la pelle del sederino diventi disidratata ed irritabile, venendo esposta a possibili eritemi e dermatiti, senza dimenticare che al contempo i bimbi imparano la sensazione di “umido” che li coglie, apprendendo il controllo sfinterico ed abbandonando così il pannolino!
Quanto al lato economico è chiaro poi che i soldi spesi nell’acquisto dei pannolini “usa e getta”, vanno a finire nel vero senso della parola in pattumiera, con cifre nei primi 3 anni di vita di un bambino, attorno a 1.500 – 2.000 euro, mentre il costo di un buon assortimento di pannolini lavabili (dai 16 ai 20 pezzi), a seconda del tipo scelto va da 200 a 800 euro!
Detto questo va constatato però che i pannolini lavabili sono sinonimo di giorni con pannolini nelle tinozze da lavare e di pannolini stesi ad asciugare, possibili materassi e vestiti bagnati e via così, senza dimenticare quello che è l’incubo di tante mamme: ma per la cacca? Ebbene, cacca a parte che può trovare a seconda del modello, risposta nel velo “catturapupù”, è da considerare che i pannolini lavabili comportano un lavoro non indifferente in casa, considerando peraltro di avere sempre un riciclo di pannolini lavabili per rispondere alle esigenze del bambino ed in particolare del neonato, che in media va cambiato 7/8 volte al giorno.
A calmierare tutte le mamme va detto però che mentre coi pannolini “usa e getta” si considera ad ogni cambio un pannolino da buttare e quindi a fine settimana la pattumiera da buttare, coi pannolini lavabili, il pannolino usato va messo in un catino con coperchio e un pizzico di bicarbonato di sodio o di antibatterico naturale e dopo qualche giorno si farà partire il ciclo della lavatrice, senza alcuna ansia di correre al supermercato a comprare i pannolini!
Due diverse posizioni tra le quali oggi si pone una nuova pratica eco-friendly che sta spopolando tra i neo-genitori negli States, la E. C. , Elimination Communication, ovvero la pratica di crescere i bambini senza abituarli al pannolino, un nuovo metodo decisamente originale che punta sulla profonda comunicazione esistente tra il bambino e la sua mamma, grazie alla quale leggendo il linguaggio del corpo del bimbo, i genitori possono eliminare il pannolino sin dai primi mesi, non solo evitando eritemi e dermatiti ma rispettando il l’ambiente sia quanto al consumo di pannolini “usa e getta”, che quanto allo spreco di acqua e detersivi per i pannolini lavabili.
Una pratica l’E.C. considerata un po’ ardita rispetto alle consuetudini della società occidentale, nella quale i bambini abbandonano i pannolini lavabili o “usa e getta”, verso i 2/3 anni, allorquando sono abbastanza maturi per capire ed esprimere il bisogno di andare in bagno ma una pratica che secondo molti genitori può iniziare sin dalla prima infanzia, osservando il linguaggio del corpo del bimbo che attraverso comuni segnali come ad esempio il pianto dal tono basso, accompagnato dal movimento delle gambine e da piccole grida, in genere annuncia la pipì e si estingue con lo svuotamento della vescica.
Un processo naturale non coercitivo che già oggi, vede la metà dei bambini del mondo, specie in Asia, Africa e Sud America, non indossare nè i pannolini lavabili nè gli “usa e getta”, tanto che all’età di un anno, sono in grado di fare autonomamente i propri bisogni.
Un metodo l’E.C. che mamma e papà possono iniziare a seguire già attorno ai 3 mesi di vita, seguendo con attenzione i “tempi” del bambino, che nei primi mesi vedranno il bambino scaricarsi sul lavandino sostenuto per le gambine, quindi verso i 7/8 mesi passare al vasino e dopo ancora al riduttore; tappe che in una sorta di linguaggio preliminare tra il genitore ed il bambino, lo aiuteranno a riconoscere il suo bisogno di fare pipì o cacca, bandendo pannolini lavabili o “usa e getta”, rafforzando ulteriormente il legame con mamma e papà.
Una pratica che vedrà in genere fino ai 12/18 mesi mettere al bambino il pannolino durante le uscite fuori casa, pur restando ligi all’E.C in casa, oppure a discrezione dei genitori, bandire in toto i pannolini lavabili e gli “usa e getta”, evitando di confondere il bimbo.
Una pratica nuova ed inusuale l’Elimination Communication destinata a dividere i neo-genitori anche in Italia, tra favorevoli e contrari: ma voi avete per caso già sperimentato l’E.C. oppure propendete per i classici pannolini “usa e getta”, o forse per gli pannolini lavabili ecologici?

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