I ritocchini estetici possono generare una maggiore autostima e un incremento della gradevolezza nei confronti del partner. Tuttavia, se si esagera con mastoplastica, lifting alle labbra, rinoplastica aggressiva eBotox, si corre il serio rischio di generare l’effetto contrario, e “spegnere” la passione della coppia.
Insomma, in altri termini “troppa chirurgia estetica fredda e allontana l’uomo”. Così, almeno, la pensa il dottor Giulio Basoccu, chirurgo estetico responsabile della Divisione di Chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva dell’Ini (l’Istituto Neurotraumatologico Italiano), che commentando i risultati di una recente indagine condotta fra un vasto campione di pazienti, secondo cui il 65% delle donne affermerebbe che gli interventi plastici sarebbero stati controproducenti, “è sbagliato ricorrere al bisturi solo per piacere di più al maschio”.
“Oggi finalmente sono le pazienti stesse a rendersi conto che i ritocchi, quando eccessivi e troppo evidenti, soprattutto se su parti del corpo particolarmente seduttive come seno e labbra, possono essere controproducenti e far scappare il partner” – aggiunge Basoccu.
Il sondaggio è stato condotto su 200 pazienti donne di età compresa tra i 25 e i 40 anni. Il risultato è stato fondamentalmente univoco e incoraggiante: se la chirurgia plastica viene ritenuta fondamentale, la stessa deve essere effettuata in maniera “invisibile” e, comunque, finalizzata al mantenimento di proporzionalità tra le misure del corpo e del viso. “Oggi le donne cominciano ad avere consapevolezza di come il ricorso al bisturi possa essere un valido aiuto, ma non deve essere ritenuto la panacea di tutti i problemi, soprattutto quelli di natura sentimentale e affettiva” – conclude Basoccu.
Per quanto infine concerne i “ritocchini” più fruiti dalle donne, la maggior parte delle pazienti indica il seno(con interventi di mastoplastica o di lifting), mentre quasi 4 donne su 10 indicherebbero il filler alle labbra. Solamente il 20% delle donne che si è sottoposta a entrambi tali interventi, rifarebbe il “viaggio” sotto i ferri del chirurgo.
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