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La fertirrigazione, la tecnica che strizza l’occhio all’ambiente

Nell’ambito dell’agricoltura, ma anche della floricoltura, si sente spesso parlare di irrigazione e fertilizzazione delle piante: il primo è un sistema per innaffiare le piante ad intervalli di tempo specifici, mentre il secondo è semplicemente un metodo per rendere più fertile il terreno sotto cui la pianta cresce. Dall’unione di queste due tecniche è nata la fertirrigazione, che permette notevoli risparmi e di rispettare l’ambiente, oltre che a prevenire sprechi. Vediamo il perché.

Che cos’è la fertirrigazione

Come abbiamo già potuto anticipare, la fertirrigazione è un sistema di irrigazione e fertilizzazione contemporanea di una qualsiasi coltura. La tipologia di irrigazione consigliata è la micro irrigazione: essa consiste nel distribuire l’acqua a dosi molto piccole in una specifica area del terreno della coltura in intervalli di tempo molto lunghi tramite dei tubi. Per poter applicare al meglio la tecnica fertirrigua è bene conoscere le caratteristiche del terreno, della pianta e del clima della zona presso la si vuole adoperare.

I vantaggi della fertirrigazione

Abbiamo citato in precedenza i risparmi sia energetici che ambientali che la tecnica promette. Ma vediamo nello specifico quali sono i vantaggi principali della fertirrigazione. Prima su tutti, è la possibilità di poter distribuire il concime e il fertilizzante senza che le macchine agricole entrino in azione, evitando non solo sprechi per il carburante di queste ultime, ma anche che le polveri del fertilizzante si disperdano nell’aria, visto che vengono applicate direttamente alla pianta. In secondo luogo, per ciò che concerne la coltura in sé, il vantaggio sta tutto nel fatto che la pianta non soffrirà mai di mancanza di nutrienti e acqua, e il terreno sotto essa sarà sempre fertile e rigoglioso.

Gli svantaggi della fertirrigazione

Alcuni svantaggi, invece, riguardano proprio l’aspetto economico. Da un lato, la fertirrigazione è applicabile soltanto nelle colture in cui la distribuzione dell’acqua è possibile per via artificiale (ossia tramite le tubature, come le serre) e dall’altro, queste specifiche tubature costano veramente moltissimo rispetto alle classiche impiegate nei sistemi di irrigazione che tutti conosciamo. A volte, nonostante siano un toccasana per il risparmio energetico, i sistemi vengono utilizzati per uno solo dei due scopi per cui sono progettati: infatti a volte è necessario semplicemente fertilizzare il terreno, senza bisogno di annaffiarlo, e ciò comporta uno spreco energetico e d’acqua non indifferente.

Perché utilizzare la fertirrigazione

Presi in considerazione “pregi e difetti” di questa tecnica che sta rivoluzionando il mondo delle colture in serra o dei giardini esterni, possiamo dire che la fertirrigazione è un sistema che non può far altro che giovare alle vostre piante (se utilizzato in maniera corretta). Come spiegano alcuni esperti, tra cui il giardiniere Tiziano Codiferro sul suo sito (www.codiferro.it), la fertirrigazione può aumentare fino al 30% la resa di un terreno rispetto alle tecniche di concimazione e fertilizzazione classiche.

Le grandi aziende si affidano alla fertirrigazione

La fertirrigazione ha attirato l’attenzione di diversi grandi marchi. Tra questi figura Amazone, colosso tedesco (presente sul mercato dal lontano 1883, quindi ne sanno qualcosa) della produzione di macchinari agricoli, che ha annunciato da poche settimane l’inizio della produzione di modelli utili per attuare la fertirrigazione anche su colture non in serra, ad una mostra in Germania. Il pubblico ha particolarmente apprezzato i modelli proposti, che promettono non solo efficienza massima, ma anche consumi e inquinamento irrisori, com’è nello stile dell’azienda.

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