Crisi post divorzio: come affrontarla?
Cosa proviamo quando un matrimonio finisce? Quali sono le nostre reazioni quando ammettiamo che i nostri progetti di vita, le nostre previsioni e i nostri investimenti emotivi non sono andati a buon fine?
Bè… la risposta è sempre difficile da trovare. Ognuno reagisce in modo diverso, anche perché, se solo ci soffermiamo a pensare a quanto profondo può essere il dolore, la delusione e la paura che si prova in un momento di cambiamento così radicale, non possiamo non pensare a sentimenti di un’intimità assoluta.
Ricerche e dati statistici sui tempi di recupero post divorzio
Come prevedibile, seppur con fatica alcuni riescono a rialzarsi. Altri, invece, rimangono ancorati alla vecchia vita, incapaci di ricrearsi un mondo nuovo con persone nuove e nuovi affetti.
Secondo uno psicologo statunitense, la capacità di reagire e superera la crisi del divorzio è direttamente proporzionale alla capacità che ognuno ha d’essere indulgente con sé stesso. Più una persona riesce e comprendersi, a perdonarsi e a volersi bene, meglio affronterà la crisi emotiva che lo aspetta. Molti diranno, ma questo si sapeva già! In effetti, non è molto difficile intuirlo, ma cosa ci differenzia gli uni con gli altri? Coloro che per comodità, potremmo dire, si vogliono meno bene, potrebbero essere tutte quelle persone che per anni si sono dedicate alla famiglia, al coniuge e ai figli, dimenticandosi di curare se stessi, anche nelle piccole cose. Sempre secondo il terapeuta americano, gli egoisti sono i più fortunati, o meglio, coloro che sanno quanto sia importante nella nostra vita il benessere della propria salute psicofisica. In sostanza, quindi, l’autocompassione aiuta. Questi dati sono emersi a seguito di test effettuati su 105 quarantenni, divisi tra 38 uomini e 67 donne, tutti sposati per più di un decennio ma con un divorzio in atto da pochi mesi. A seguito d’interviste nella quali si chiedeva di parlare dell’ex coniuge e successivamente di raccontare dei relativi sentimenti si è misurato il livello di compassione nelle loro parole e si è appurato che coloro che avevano maggior premura di sé appariva più forti e capaci di gestire meglio una crisi da divorzio. Viceversa, i più duri e severi con la propria persona, risultavano più vulnerabili e impotenti rispetto alle conseguenze della rottura. E manco a dirlo, le donne ne sono uscite meglio, forse perché abituate a gestire e a responsabilizzarsi su problemi familiari e affini.
In Italia aumento esponenziale del numero di divorzi
Questo studio rivela, dunque, che nessun infondo è immune dalla depressione post divorzio, ciò che cambia, in effetti, sono solo i tempi di guarigione. Studio molto interessante ed utile soprattutto qui in Italia, dove si è visto che anno dopo anno i divorzi aumentano esponenzialmente e quasi la metà dei matrimoni termina con una rottura. Insomma una realtà sociale di cui si deve tener conto e su cui si deve lavorare per il benessere di ognuno di noi e dell’intera società.