Cos’è la cistite e perché colpisce maggiormente le donne?
Tutte le donne, almeno una volta nella vita, hanno affrontato il mostro della cistite; un’infiammazione della vescica estremamente dolorosa soprattutto durante la minzione. La cistite può presentarsi in forma acuta quando compare d’improvviso oppure in forma cronica, con sintomi che durano nel tempo.
Purtroppo tra noi donne è molto frequente; si stima che ne soffrano circa 30 donne su 100 ogni anno. L’incidenza sale con l’età. Rara nella pubertà, cresce con i primi rapporti sessuali per poi aumentare dopo la menopausa. Le donne sono più esposte per la conformazione anatomica del tratto urinario.
Cosa provoca la cistite?
Tra le cause scatenanti della cistite vi è l’insorgere in gran numero di colone batteriche contenenti l’Escherichia Coli, un batterio che risiede nell’intestino, e non solo, vi sono i Proteus, Klebsiella, Pseudomonas, Staphylococcus e Aureus.
L’insorgere di questa patologia è data, molto spesso, dalla scarsa igiene ma anche dal modo in cui noi donne ci detergiamo. In effetti, il consiglio è quello di provvedere separatamente all’area vaginale e successivamente all’area rettale, meglio ancora se con acqua corrente. Ma i fattori scatenanti possono derivare anche da una maggiore aggressività batterica alle cellule di rivestimento del basso tratto urinario oppure ad infiammazioni vaginali. Non meno importante sono le riduzioni delle difese immunitarie. Non è raro, infatti, che in periodi di forte stress, il nostro organismo sia maggiormente preda di infezioni o fastidi. Tra le cause si registra anche il diabete o deficit di estrogeni, e ancora, rapporti sessuali (in particolare quando alcune donne riportano microtraumi e quindi si facilita l’insorgenza di contaminazione batterica.).
Come riconoscere la cistite e quali rimedi bisogna adottare?
Tra i sintomi maggiormente riconoscibili della cistite c’è sicuramente un fortissimo bruciore che aumenta durante la minzione. E’ possibile, in taluni casi, riscontrare sangue all’interno dell’urina; ivi parliamo di cistite emorragica.
Non appena si avvertono i sintomi sopraindicati, si consiglia di rivolgersi ad un ginecologo. Nelle forme croniche è possibile seguire terapie ormonali o chirurgiche.
In menopausa si è particolarmente a rischio a causa di un deficit di estrogeni che rende le mucose uretrali e vescicali più vulnerabili. La gravidanza, con la crescita dell’utero che comprime la vescica, può portare a problemi nel regolare svuotamento dell’area, ed in più, l’aumento di secrezioni di progesterone porta al serio rischio di alterazioni del tono della struttura pelvica di sostegno; concause dell’insorgenza della patologia.
Se la cistite non viene curata già dalla sua prima apparizioni può divenire cronaca. E’ importante, quindi, adottare tutti i rimedi del caso. Il detto recita: “prevenire è meglio che curare” e quindi non ci dimentichiamo di bere molta acqua in quanto favorisce una maggiore minzione e conseguentemente una costante pulizia del tratto urinario, indossiamo biancheria di cotone, perché questo tessuto non comporta irritazioni ai genitali, evitiamo pantaloni eccessivamente stretti; jeans troppo attillati potrebbero comprimere l’area ed aumentare la contaminazione batterica tra uretra e retto. Ma come prima cosa, rivolgiamoci ad uno specialista. Un ginecologo saprà consigliarci nel dettaglio e prescriverci analisi qualora la patologia si mostrasse recidiva.
La cistite è un nemico della donna che possiamo affrontare senza timore. 🙂