Ricostruzione unghie: metodo in acrilico
Abbiamo visto precedentemente un quadro generico sulla ricostruzione unghie vedendo appunto quali tipologie sono effettuabili e le differenze. Entriamo adesso nello specifico dei metodi partendo con questo articolo che parla della ricostruzione unghie in acrilico.
Una delle più antiche tecniche di ricostruzione unghie è senza dubbio la ricostruzione in acrilico.
La ricostruzione unghie in acrilico è quella più “solida” nel senso che se il letto ungueale è piccolo perché magari si ha un problema di onicofagia, è consigliabile in quanto rischia di “saltare” meno frequentemente rispetto a quella in gel.
Per realizzare la ricostruzione unghie in acrilico s’immerge il pennello in una sostanza liquida il monomero e successivamente in una polverosa ovvero polimero. Queste due sostanza insieme provocano una reazione chimica che crea questa sorta di “resina” che viene applicata poi sull’unghia.
Per rimuovere la ricostruzione unghie in acrilico è necessaria l’immersione in un apposito solvente per almeno 15 minuti.
La durata della ricostruzione unghie in acrilico dipende molto dalla ricrescita dell’unghia naturale.
Il ritocco detto refill va fatto ogni volta che la crescita diventa evidente e consiste nel rimuovere lo strato superiore di acrilico tramite lima o fresa e rimpiazzarlo coprendo anche la parte di unghia cresciuta.