Benessere

Rimozione dell’amalgama dentale – Dott. Lieta, dentista di Brescia

La carie provoca danni al dente con formazione di cavità che obbliga gli odontoiatri a ricorrere alle cosiddette otturazioni.

In passato il materiale più utilizzato era l’amalgama dentale composta da più metalli quali argento, stagno, rame e mercurio, quest’ultimo altamente tossico.

Essendo l’amalgama stata utilizzata abbondantemente nel corso degli anni ed in parte, purtroppo, ancora oggi, ed essendo ormai a conoscenza della sua tossicità ci si pone il problema di come rimuoverla in modo sicuro ed efficace.

A questo proposito rivolgiamo alcune domande al Dott. Lieta di Brescia, odontoiatra e specialista nella rimozione dell’amalgama dentale.

Dott. Lieta, Lei da anni si interessa delle problematiche causate dall’impiegodell’amalgama: ci può spiegare come mai nonostante tutto si continua ad utilizzarla?

La tossicità dell’amalgama – spiega il Dott. Lieta – è oggetto di controversia già dai suoi primi impieghi per la presenza di mercurio che ormai è riconosciuto universalmente come materiale tossico, tanto che ad esempio anche i termometri a mercurio sono stati tolti dal commercio.

Questo può rendere l’idea della gravità della presenza di mercurio direttamente nel cavo orale.

Dopo numerosi studi si è arrivati alla conclusione che la presenza di questo metallo sia altamente dannosa, ed è causa di gravi effetti sintomatici nel corpo, anche in soggetti in buono stato di salute.

In seguito alcuni Paesi hanno proibito l’impiego del mercurio nelle pratiche odontoiatriche.

L’Italia non lo impedisce ma lo sconsiglia.

In che modo viene rilasciato il mercurio dall’amalgama dentale che viene poi assorbito dal corpo umano?

L’amalgama rilascia ogni giorno piccole quantità di mercurio; il consumarsi del dente con la masticazione, gli sbalzi termici e tutte le forme di bimetallismo presenti nel cavo orale ne provocano il rilascio.

Esso penetra nell’organismo attraverso la mucosa orale e si deposita a livello intracellulare.

Le sedi elettive principali sono il tessuto nervoso centrale, il fegato, il pancreas, i reni e la tiroide.

In che modo viene effettuata la rimozione?

Cosa più importante: la rimozione non deve e non può essere effettuata in modo approssimativo ma deve essere eseguita con la massima cautela e in una sala odontoiatrica allestita allo scopo. L’utilizzo di particolari precauzioni riduce al minimo le esalazioni di mercurio cui vanno incontro il paziente e il dentista che sta operando.

E’ estremamente importante utilizzare un protocollo operativo rigido, preciso e codificato che dia delle garanzie di protezione.

Sul nostro sito è possibile trovare una descrizione particolareggiata del modus operandi da noi utilizzato.

Dott. Lieta, per quanto riguarda la tempistica?

La rimozione dell’amalgama dentale si attua con un intervallo di circa quarantacinque giorni l’una dall’altra onde evitare l’esposizione ai vapori di mercurio in

dose massiccia.

Ringraziando il Dott. Lieta per la Sua disponibilità, concludiamo ricordando ai lettori che è sempre essenziale affidarsi a un odontoiatra dalla dimostrata professionalità e competenza, soprattutto nel caso di interventi particolarmente delicati come quello della rimozione dell’amalgama dentale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.