8 marzo Storia: forse non tutti sanno..
L’8 marzo è sempre stato visto in modo ambiguo dalla società che si divide in due grandi linee di pensiero:
chi è contro i festeggiamenti di questa festa e non accetta benvolentieri auguri e regali in questo giorno e chi invece la adora e organizza serate con le amiche, senza uomini e mariti per festeggiare la propria festa.
Ma cerchiamo di capire bene le origini della Festa della Donna, e perchè riporta questo nome
8 Marzo Storia:
La tradizione ci racconta che nel lontano 8 marzo 1908 in America, il proprietario di una famosa fabbrica di cotone, la Cotton, rinchiuse 129 operaie al suo interno, e diede fuoco alla fabbrica, solo perchè queste osarono ribellarsi e scioperare contro le condizioni lavorative terribili e il salario misero al quale erano sottoposte. L’8 marzo storia di racconta che questo giorno fu proclamato, in onore di queste 129 operaie, il giorno della “Festa della Donna, proprio per ricordare questa tragedia che ha innescato una lotta contro lo sfruttamento della donna nel lavoro.
Purtroppo, si tratta di una leggenda. Di queste 129 operaie arse vive nella fabbrica di cotone non c’è traccia, come neanche si trova notizia di una fabbrica di Cotone. Questo falso storico anno dopo anno, ha preso sempre più importanza, ingigantendo sempre di più il mito che gira intorno all’8 marzo.
8 marzo storia: no…non si tratta di storia, si tratta di un giorno che a me non è mai piaciuto, che ridicolizza il mondo femminile commercializzando serate con spogliarelli maschili e uscite per “sole” donne. Si tratta di un’umiliazione, a parer mio, di una figura come la donna che non può e non deve essere ridimensionata al festeggiamento di un giorno all’anno, festeggiamento poi imbarazzante.
L’8 marzo storia dovrebbe insegnarci a non usare questo giorno per lasciare a casa le inibizioni e festeggiare tra localini con maschioni in perizoma, anzi. E’ proprio questo il paradosso! La festa della donna l’8 marzo contribuisce a sminuire l’immagine della donna, qui in Italia più che negli altri paesi Europei, e non bisogna alimentare questa triste immagine che la società vuole affibbiarci. La donna è di più. La donna è mamma, la donna è eleganza, la donna ha un cervello, la donna non è solo un bel corpo da guardare, la donna è indipendente, la donna non ha il “diritto” di uscire solo una sera all’anno, la donna è questo e molto di più.
La tradizione tuttavia ha radicato questa festa della donna nel nostro quotidiano e sarà impossibile cancellarla. Il consumismo, come ogni festa d’altra parte, sforna mazzetti di mimose ad ogni angolo di strada, confezioni di cioccolattini da regalare confezionate per quest’occasione e serate per sole donne a tema.
Ma tuttavia non ne derivano solo aspetti negativi. L’8 marzo si organizzano congressi che parlano della condizione femminile nella storia, mostre fotografiche che riportano i grandi passi che sono stati realizzati per l’emancipazione femminile, e che sono la prova delle vere lotte che sono state realizzate per portare alla parità dei sessi. Non dimentichiamoci che prima la donna non poteva neanche votare, e veniva pagata miseramente e in quantitativo inferiore a quello dell’uomo. E soprattutto non dimentichiamoci che in molte parti del mondo, purtroppo, esistono donne che sono costrette a vivedere condizioni di inferiorità umilianti.
Non sprechiamo questa fortuna che abbiamo.
8 marzo storia: riscriviamo una nuova storia, diamo un nuovo significato a questo giorno.
Quest’anno a chi mi farà gli auguri io risponderò grazie, ma non perchè l’8 marzo è la mia festa, ma perchè la festa delle donne è tutti i giorni. 8 marzo storia, un falso mito che può aiutare a comprendere e riflettere davvero su come migliorare la condizione della donna.
Chiedo scusa se qualcuna si è potuta risentire, ma questa è la mia idea dell’ 8 marzo storia.