“Non bisogna mai tornare indietro, nemmeno per prendere la rincorsa”.
Con questa citazione di Andrea Pazienza, Roberto Benigni, conclude il monologo di 15 minuti a “Il più grande spettacolo dopo il week end”. Il comico toscano era l’ospite più atteso. A conclusione dello show di grande successo, l’ultima puntata si è chiusa con la ciliegina sulla torta.
A pochi secondi dall’entrata in scena Benigni è subito arrivato al punto clou della performance: “le più belle dimissioni degli ultimi cinquant’anni, aria nuova, persone nuove… ma di Berlusconi ne parliamo ora, ce lo leviamo subito o più tardi?”. E da lì è partita una stupenda favola da raccontare ai bambini per spiegar loro i 17 anni di governo Berlusconi. Stallieri e principesse sul pisello erano i protagonisti della storia come i castelli e parlamenti corrotti “tipici” del medioevo.
Una raffinata analogia con i tempi bui che l’Italia ha vissuto quando al governo vi erano persone che pensavano soltanto al proprio torna conto e non al bene del paese.
Roberto Benigni da Fiorello
Benigni ha continuato canticchiando un vecchio brano del suo repertorio “Inno al corpo sciolto”; una filastrocca ironica ufficialmente scritta per bambini ma in realtà rivolta a tutte quelle persone che si prendono troppo sul serio.
Sembrava tutto finire lì, quando Fiorello irrompe sul palco chiedendo una riflessione sulla crisi, dando modo all’artista di cambaire tono e volare su temi più seri, parlando di onestà, solidarietà ed unità che il paese deve sentire per risolvere i problemi. Sprona l’Italia ad andare avanti senza commettere gli errori del passato e per far questo cita Sandro Pertini sugli esempi d’onestà da dare ai giovani e il disegnatore scomparso Andrea Pazienza a cui il comico mando un saluto “leggero come una farfalla”. Dell’artista Benigni cita “non bisogna mai tornare indietro, nemmeno per prendere la rincorsa” e così si congeda al pubblico di Rai 1.