L’ansia è uno dei disturbi più diffusi degli ultimi anni
L’ansia è uno dei disturbi più comuni degli ultimi anni. La frenesia dei ritmi di lavoro, le aspettative che questo ci richiede e di riflesso anche coloro che ci sono attorno sono così alte che spesso è difficile soddisfarle, anzi, diciamo che nella maggior parte dei casi è anche innaturale. Perfetti, veloci, sempre acuti e pronti a risolvere tutti i problemi che ci pongono d’innanzi. Insomma, degli standard comportamentali che spesso molte personalità non riescono a soddisfare. E quando veniamo meno a certi risultati, scatta il senso di fallimento, la delusione verso noi stessi ed il timore di essere emarginati da ciò che conta perché non abbiamo saputo stare al gioco. Non ne abbiamo rispettato le regole, magari commettendo più di un errore. L’ansia è uno dei disturbi più subdoli perché s’innesca anche nelle personalità forti e attanaglia l’animo fino a snervarlo fin quando i nodi che ci procurano angoscia non vengono snodati. Talvolta l’ansia ci aiuta ad affrontare la vita, portandoci ad essere più attenti, razionali e produttivi. Gli esami a scuola, all’università o scadenze d’ufficio potrebbero essere un esempio, sempre che quest’ansia resti ad un livello accettabile. In altri casi invece, diviene deleteria, immotivata e soprattutto logorante.
In effetti, le cause di questo disturbo potrebbero derivare da conflitti psichici già presenti. Altri specialisti protendono, invece, per uno squilibrio chimico nel sistema nervoso.
Quali sono i sintomi dell’ansia?
In ogni caso, quasi tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo vissuto forti pressioni percependo un livello d’ansia superiore al normale. Ma quand’è che questa diventa un disturbo cronico?
I sintomi che solitamente si manifestano quando si vivono forti stati d’ansia sono la prevedibile tensione, il nervosismo, l’insonnia ed eccessiva premura per sé e per coloro che amiamo. Di solito, coloro che vivono fortemente l’ansia ne subiscono i sintomi soprattutto nei luoghi affollati, vivendo un profondo disagio e prevedendo costantemente situazioni di allarme e disgrazia. Molto spesso il corpo risponde all’ansia somatizzandone i sintomi; le più comuni forme di somatizzazione sono: nausea, palpitazione (anche nel cuore della notte), debolezza, colite, disturbi della sessualità e talvolta anche eruzioni cutanee.
Come combattere il perenne senso d’angoscia?
Uno modo per contrastare l’ansia è non pretendere troppo da noi stessi, imparare, in buona sostanza, ad accettare i nostri limiti oppure i nostri modi di fare, non è detto, infatti, che questi non siano compatibili con il lavoro da svolgere (non tutte le regole di comportamento sono scritte, ricordiamocelo sempre). Rispettare i valori collettivi ed essere persone modello a lungo andare può portare a logoramento ed infelicità. Bisogna essere noi stessi ed ascoltare l’ansia come limite da seguire per le nostre azioni quotidiane e relazioni con il mondo esterno a noi. Un ulteriore aiuto può essere lo svolgimento di altre attività al di fuori delle solite. Aprirsi a nuove esperienze, mettersi in gioco con nuovi hobby e nuove occasioni più aiutarci a rilassarci e a scoprire talenti nascosti che di certo aiutano l’autostima e quindi la sicurezza in noi stessi e nelle nostre capacità. L’ansia non sempre si cancella, ma si può limitarla nel modo migliore possibile.