L’allattamento al seno può essere fatto anche quando si torna a lavoro
Come abbiamo già riferito, l’allattamento al seno è essenziale per trasmettere al bambino i principi nutritivi necessari al suo sviluppo nei primi giorni di vita e per dargli sicurezza e stabilità rispetto al caos del nuovo mondo. E’ importante sapere che per le neomamme che tornano a lavoro è possibile usufruirei di permessi giornalieri per continuare l’allattamento in piena tranquillità ed autonomia. Queste pause, infatti, sono state stabilite proprio per far mantenere a mamma e bambino i ritmi, per quanto possibile, a cui loro sono si sono abituati nella fase di congedo a casa. Le mamme che hanno una giornata lavorativa di sei ore, hanno ad esempio diritto a due ore di pausa da sfruttare durante la giornata. Per avere maggiori dettagli sui diritti di cui possono usufruire le neo mamme, è possibile recarsi all’Inps o collegarsi al sito dove sono poste tutte le norme a riguardo. E’ essenziale conoscere i propri diritti in materia di maternità ed allattamento. Ogni mamma, infatti, deve stabilire in piena autonomia i tempi di svezzamento e l’eventuale abbandono dell’allattamento a meno di un anno di vita del bambino. Ricordiamo che tutti i medici consigliamo di continuare la somministrazione del latte materno fino ad un anno di vita del bambino, chiaramente affiancando anche una graduale alimentazione con altri cibi.
Tempi e modi per coniugare allattamento e lavoro
Nel caso vi risulti difficile dare qualche poppata al bebè, potete sempre munirvi di una tiralatte. Sul mercato ce ne sono di tanti tipi ma avvertiamo che non sono del tutto economiche. Il consiglio è quello di rivolgervi a chi già ne possiede una e chiedergliela in prestito (saggiamente ricompensato in seguito). Nel caso nessuna amica potesse aiutarvi, potrete sempre recarvi in farmacia e verificare se in quella di vostra fiducia si dispone di un servizio noleggio. Alcune già lo fanno. E ancora, non preparate il biberon con il vostro latte il giorno prima dal rientro in ufficio. Date al bimbo già qualche assaggio una settimana prima, lo aiuterete ad abituarsi al cambiamento. Per la conservazione del vostro latte, inoltre, vi consigliamo di rivolgervi al vostro medico, saprà informarvi nel dettaglio sulle modalità ed in tempi di mantenimento.
Allontanamento dal bambino: come renderlo meno traumatico?
Un altro problema che le mamme a lavoro dovranno affrontare è l’allontanamento dal bambino. Il forte legame che si instaura tra mamma e bebè è così forte che il bambino al primo cambiamento ne avverte subito i colpi. Il consiglio è quello di abituare il neonato alla persona che dovrà accudirlo, nonna o babysitter che sia, e restare un po’ con loro quel tanto che basta per creare familiarità tra i due. Successivamente assentatevi per qualche ora fino a raggiungere l’orario di lavoro per intero. Il graduale cambiamento non causerà distacchi violenti e traumatici né per voi né per il bebè. Sappiate che anche nei nidi, qualora decideste di portare vostro figlio all’asilo, sarà possibile effettuare l’allattamento oppure la somministrazione del vostro latte dato al neonato dal personale scolastico. Se possibile, l’allattamento e le modalità di conservazione del vostro latte, dovranno essere alcuni dei requisiti essenziali per la scelta del futuro nido.